Dove mangiare sano a Roma: 3 locali da provare

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Mangiare sano a Roma si può e non è detto che debba trattarsi solo di ristoranti vegetariani o biologici. Ho individuato 3 locali dove la qualità del cibo è al primo posto: il primo è un posto sbrigativi, gli altri due decisamente no.

Partirei con il cibo di strada e in particolare con la pizza a taglio: non pensavo che l’avrei mai detto. La pizza a taglio più leggera che abbia mai mangiato è quella del Pizzarium di Bonci, che utilizza farine selezionate e di conseguenza la pizza risulta di grande digeribilità. Poi fa anche altre cose come fritti, polpette, supplì ecc. Si trova in via della Meloria, 43 fermata metro Cipro. 

Un posto di tutt’altro genere è un ristorante dove sono stata più di una volta di cui ho già parlato in un altro articolo ma del quale non avevo mai parlato per la qualità. Mi riferisco al ristorante il Vero Alfredo e alle sue famose fettuccine che hanno quel sapore e quella consistenza per l’alta qualità del burro, per la lunga stagionatura del parmigiano e perché le fettuccine sono fatte a mano. Il mangiare sano è soprattutto legato alla qualità, poi naturalmente alla quantità devi stare attento tu. I prezzi sono ovviamente alti ma il servizio e la qualità hanno il loro peso. Si trova in centro a Piazza Augusto Imperatore, 30.

Mangiare sano a Roma: Sanacafè

Altra storia ancora è Sanacafè in Prati. È il tipico ristorante per  vegetariani e vegani. I piatti sono stuzzicanti e particolari e adatti a tutte le esigenze alimentari. Particolarmente indicato per chi ama il pesce. Si trova in Via Pompeo Magno, 12c.

2 risposte

  1. Ines Di Lelio

    STORIA DI ALFREDO DI LELIO, CREATORE DELLE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” (“FETTUCCINE ALFREDO”), E DELLA SUA TRADIZIONE FAMILIARE PRESSO IL RISTORANTE “IL VERO ALFREDO” (“ALFREDO DI ROMA”) IN PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE A ROMA

    Con riferimento al suo articolo, nel ringraziarla per il suo apprezzamento del mio ristorante, ho il piacere di raccontarle la storia di mio nonno Alfredo Di Lelio, inventore delle note “fettuccine all’Alfredo” (“Fettuccine Alfredo”).
    Alfredo Di Lelio, nato nel settembre del 1883 a Roma in Vicolo di Santa Maria in Trastevere, cominciò a lavorare fin da ragazzo nella piccola trattoria aperta da sua madre Angelina in Piazza Rosa, un piccolo slargo (scomparso intorno al 1910) che esisteva prima della costruzione della Galleria Colonna (ora Galleria Sordi).
    Il 1908 fu un anno indimenticabile per Alfredo Di Lelio: nacque, infatti, suo figlio Armando e videro contemporaneamente la luce in tale trattoria di Piazza Rosa le sue “fettuccine”, divenute poi famose in tutto il mondo. Questa trattoria è “the birthplace of fettuccine all’Alfredo”.
    Alfredo Di Lelio inventò le sue “fettuccine” per dare un ricostituente naturale, a base di burro e parmigiano, a sua moglie (e mia nonna) Ines, prostrata in seguito al parto del suo primogenito (mio padre Armando). Il piatto delle “fettuccine” fu un successo familiare prima ancora di diventare il piatto che rese noto e popolare Alfredo Di Lelio, personaggio con “i baffi all’Umberto” ed i calli alle mani a forza di mischiare le sue “fettuccine” davanti ai clienti sempre più numerosi.
    Nel 1914, a seguito della chiusura di detta trattoria per la scomparsa di Piazza Rosa dovuta alla costruzione della Galleria Colonna, Alfredo Di Lelio decise di trasferirsi in un locale in via della scrofa a Roma, ove aprì il suo primo ristorante che gestì fino al 1943, per poi cedere l’attività a terzi estranei alla sua famiglia.
    Ma l’assenza dalla scena gastronomica di Alfredo Di Lelio fu del tutto transitoria. Infatti nel 1950 riprese il controllo della sua tradizione familiare ed aprì, insieme al figlio Armando, il ristorante “Il Vero Alfredo” (noto all’estero anche come “Alfredo di Roma”) in Piazza Augusto Imperatore n.30 (cfr. il sito web di Il Vero Alfredo).
    Con l’avvio del nuovo ristorante Alfredo Di Lelio ottenne un forte successo di pubblico e di clienti negli anni della “dolce vita”. Successo, che, tuttora, richiama nel ristorante un flusso continuo di turisti da ogni parte del mondo per assaggiare le famose “fettuccine all’Alfredo” al doppio burro da me servite, con l’impegno di continuare nel tempo la tradizione familiare dei miei cari maestri, nonno Alfredo, mio padre Armando e mio fratello Alfredo. In particolare le fettuccine sono servite ai clienti con 2 “posate d’oro”: una forchetta ed un cucchiaio d’oro regalati nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per l’ospitalità).
    Un aneddoto della vita di mio nonno. Alfredo fu un grande amico di Ettore Petrolini, che conobbe nei primi anni del 1900 in un incontro tra ragazzi del quartiere Trastevere (tra cui mio nonno) e ragazzi del Quartiere Monti (tra cui Petrolini). Fu proprio Petrolini che un giorno, già attore famoso, andando a trovare l’amico Alfredo, dopo averlo abbracciato, gli disse “Alfré adesso famme vede che sai fa”. Alfredo dopo essersi esibito nel suo tipico “show” che lo vedeva mischiare le fettuccine fumanti con le sue posate d’oro davanti ai clienti, si avvicinò al suo amico Ettore che commentò “meno male che non hai fatto l’attore perché posto per tutti e due nun c’era” e consigliò ad Alfredo di tappezzare le pareti del ristorante con le sue foto insieme ai clienti più famosi. Anche ciò fa parte del cuore della bella tradizione di famiglia che continuo a rendere sempre viva con affetto ed entusiasmo.
    Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma non appartengono e sono fuori dal mio brand di famiglia.
    Desidero informarla che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.
    Grata per la sua attenzione ed ospitalità nel suo interessante blog, cordiali saluti
    Ines Di Lelio

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